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novita dal sit 

  

MODIFICA “CASARECCIA” PER FUNZIONAMENTO FRIGORIFERO AES CON CENTRALINA GUASTA(seconda parte)

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INSTALLAZIONE BATTERIE SERVIZI AGGIUNTIVE E SISTEMAZIONE INVERTER

Già prima di montare il nuovo e più potente impianto fotovoltaico, avevo fatto alcuni lavori che, nati per altri motivi, si sono mostrati utili per sopperire almeno in parte alle molto accresciute esigenze elettriche:1) avendo già sostituito l'alternatore originale da 90A con uno da 150A (per poter utilizzare durante la marcia il climatizzatore in cellula con un inverter con forma d'onda sinusoidale da 2kW), ho montato, sotto il camper e in apposite custodie nautiche, in parallelo alla batteria servizi da 70Ah esistente sotto il sedile del passeggero, altre 2 batterie AGM da 75Ah (che avevo acquistato per permettere, durante le giornate più torride, l'uso del clima in cellula durante brevissime soste come quelle nelle stazioni di servizio);

modifica-scheda-frigo-trivalente-1-camperfaidate.it

(con l'occasione, essendo il mio camper privo di doppio pavimento, come la maggior parte di quelli che hanno più di 10 anni, ho anche rivestito il fondo con pannelli per edilizia di polistirene estruso ad alta densità per migliorare l'isolamento termico);2) ho collegato i negativi delle varie batterie servizi al telaio con dei grossi collegamenti di massa e messo, sotto il sedile del passeggero, un grosso staccabatteria nautico tra il positivo della batteria di avviamento e quello di tutte quelle dei servizi, in modo da poter eseguire, durante la marcia, un parallelo diretto e, in caso di necessità, avviare tranquillamente il motore con le batterie dei servizi;3) per ottimizzare la distribuzione dei pesi ho spostato sotto il camper, in un contenitore che ho fatto apposta con del lamierino di alluminio, il grosso inverter con uscita ad onda sinusoidale

modifica-scheda-frigo-trivalente-2-camperfaidate.it

, che in precedenza avevo messo dietro il sedile del passeggero, e lo ho collegato con un relè

modifica-scheda-frigo-trivalente-3-camperfaidate.it

schema

che automatizza  il passaggio dell'alimentazione del climatizzatore dalla rete all'inverter e viceversa, utilizzando il telecomando dell'inverter per accenderlo e controllarne il funzionamento da dentro il camper.

modifica-scheda-frigo-trivalente-5-camperfaidate.it

E' da considerare che l'inverter che ho montato, nato per l'utilizzo come grosso gruppo di continuità in impianti ad energie rinnovabili, è anche un caricabatteria intelligente a 5 stadi di carica in grado di erogare con continuità, se necessario, ben 30A

modifica-scheda-frigo-trivalente-6-camperfaidate.ite il suo abbinamento all'insieme di tutte le batterie (capacità complessiva 320Ah, considerando anche la batteria motore, anch'essa AGM, da 100Ah) permette una carica completa in tempi relativamente brevi. Ovviamente, tra l'inverter e il positivo delle batterie, ho messo un fusibile da 50A.

MODIFICA DELL'IMPIANTO FOTOVOLTAICO ESISTENTE E INTEGRAZIONE DI ULTERIORE IMPIANTO

Pur con batterie maggiorate e capacità di ricarica maggiorata sia in marcia che in sosta, non avrei potuto fare conto sulla sola energia immagazzinata per alimentare un frigo a compressore (come avevo inizialmente pensato di fare) per soste libere relativamente lunghe, né, tantomeno, avrei potuto farci conto per l'ancora maggiore assorbimento del frigo ad assorbimento alimentato a 12V.Ho deciso, quindi, di montare altri 2 pannelli policristrallini da 130 Wp

modifica-scheda-frigo-trivalente-7-camperfaidate.it

 con un regolatore di tipo MPPT (Maximum Power Point Tracking)

modifica-scheda-frigo-trivalente-8-camperfaidate.it

modifica-scheda-frigo-trivalente-9-camperfaidate.it

 e sostituire il regolatore cui erano collegati, in parallelo tra loro, i 2 preesistenti pannelli da 60 Wp con un altro regolatore, anch'esso di tipo MPPT La scelta di regolatori di tipo MPPT è stata dettata da 4 diverse considerazioni:

1) un regolatore MPPT ottimizza l'accoppiamento tra i pannelli e il carico permettendo correnti di carica che, in determinate condizioni, possono essere fino al 30% maggiori di quelle ottenibili con regolatori convenzionali;

2) con regolatori MPPT è possibile utilizzare pannelli fotovoltaici con tensioni di uscita molto più elevate, che, essendo previsti per gli impianti fissi, hanno costi inferiori;

3) utilizzando tensioni superiori, a parità di potenza, le correnti in gioco sono minori e questo permette collegamenti relativamente lunghi e con cavi di sezione non enorme tra pannelli e regolatore senza perdite eccessive;

4) un regolatore MPPT può fornire carica alla batteria anche con una tensione erogata dalla stessa molto bassa (cosa impossibile con i regolatori convenzionali) e perfino quando la tensione erogata dal pannello è inferiore a quella della batteria, permettendo un prolungamento della carica anche in condizioni in cui i regolatori normali non fornirebbero alcun contributo.

Per sfruttare al meglio i regolatori MPPT (da 20A per i 2 pannelli nuovi e da 10A per i vecchi), ho collegato i pannelli in serie tra loro (ovviamente nuovo con nuovo e vecchio con vecchio, senza mescolarli tra loro) ottenendo, con buona insolazione, batterie già completamente cariche e correnti assorbite pressoché nulle, tensioni di oltre 65V ai capi dei pannelli nuovi e di quasi 50V ai capi dei pannelli vecchi.

Non ho ancora verificato quale possa essere l'autonomia su cui contare per una sosta libera, ma da una prima verifica, fatta adesso, ad ottobre, in condizioni meteo tutt'altro che ottimali, accendendo il frigo a 12V dalla mattina alle 8 con un circuito che lo avrebbe disalimentato automaticamente appena la tensione di batteria fosse scesa sotto 11,6V, alle 18, quando ho spento io il tutto, il frigo era ancora acceso.

Per inciso, nel fare i vari controlli necessari, ho visto che il collegamento originale, per l'utilizzo in marcia, tra la batteria motore e il frigo era di sezione molto piccola e provocava una caduta di tensione decisamente esagerata (con la batteria a 13,8V al frigo arrivavano appena 11,2V) con uno spreco di energia e un calo di rendimento a mio parere inaccettabili.

Ho, perciò, collegato il frigo alle batterie dei servizi (anziché a quella motore) con cavi molto più corti e di sezione maggiore, in modo da ridurre quasi a zero la caduta su di essi nonostante la corrente di oltre 20A che vi passa ed ottenere un raffreddamento molto più rapido; qui ho messo un fusibile da 30A.

 By Aldo


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Commenti   

0 #21 paolo 2015-09-05 15:34
http://i62.tinypic.com/2e0sccy.jpg [img:error]
0 #20 paolo 2015-09-05 15:31
salve sono un nuovo arrivato
ho cercato di rispondere sulla terza parte
pero non riesco
ma economicamente
ha senso installare tutta sta roba per fare andare il frigo? a conti fatti costa meno la scheda originale.
oppure basta rifare la parte elettronica della scheda :lol:
[img:error]
0 #19 evisionindonesia 2014-09-01 19:34
Questo commento si riferisce alla pubblicazione della TERZA ed ULTIMA FASE (giacché lì non si possono inserire commenti).
Secondo me l'isteresi di 1 grado è già ben ridotta.

Credo il ciclo di isteresi che riscontri con le misure (più ampio di quello termostatico) sia semplicemente dovuto all'inerzia del sistema.
In altre parole c'è un effetto "volano" dovuto al tempo che è richiesto al riscaldatore per raffreddarsi e per riscaldarsi nuovamente.
0 #18 Aldo NICOLETTI 2014-07-04 20:08
Per il momento ho terminato il lavoro del frigo adottando una soluzione che non mi soddisfa totalmente ma permette l'utilizzo a 12v sia in marcia che durante soste di alcune ore (molte se c'è un bel sole, solo 4 o 5 in assenza di sole) e l'impiego a 220V quando connessi alla rete.
0 #17 Aldo NICOLETTI 2014-07-04 19:52
Rileggendo quanto scritto ormai molti mesi fa, mi sono accorto di aver indicato un valore sbagliato per il fusibile che ho messo tra inverter e batterie dei servizi; il valore corretto è almeno 80A poiché l'assorbimento dell'inverter, quando alimenta il condizionatore, è circa 60A e il fusibile da 80A è il minimo per poter utilizzare la macchina elettrica a capsule per il caffè (spegnendo il condizionatore).
Il massimo assorbimento ipotizzabile, nel caso di utilizzo dell'inverter con una utenza particolarmente pesante e/o con tensioni di batteria relativamente basse, sarebbe di oltre 200A ma ho deciso di limitarlo a 80A; vorrà dire che moglie e figlia potranno utilizzare l'asciugacapelli solo quando connessi alla rete.
+1 #16 Aldo NICOLETTI 2013-10-27 22:25
Citazione enricogel:
Citazione ilnicolaldo:
Citazione enricogel:
perchè la scelta collegamento serie dei pannelli?

ciaoooooooooooo :-)

Essenzialmente perché, raddoppiando la tensione, permette di dimezzare la corrente nei cavi dai pannelli al regolatore, riducendo le perdite.


Non condivido la tua scelta per due motivi fondamentali.
....
2)Nel collegamento parallelo usi tutti gli ampere a disposizione :D


Per il secondo punto, la riduzione della corrente erogata dai pannelli non costituisce un problema in quanto il regolatore di cui dispongo incorpora un inverter che, se necessario, permette di erogare alle batterie una corrente anche molto più elevata di quella erogata dai pannelli.
+1 #15 Aldo NICOLETTI 2013-10-27 22:13
Citazione enricogel:
Citazione ilnicolaldo:
Citazione enricogel:
perchè la scelta collegamento serie dei pannelli?

ciaoooooooooooo :-)

Essenzialmente perché, raddoppiando la tensione, permette di dimezzare la corrente nei cavi dai pannelli al regolatore, riducendo le perdite.


Non condivido la tua scelta per due motivi fondamentali.
1) ...il fenomeno di hotspot....

2)Nel collegamento parallelo usi tutti gli ampere a disposizione( si sommano quelli dei due pannelli) e quindi durante l'insolazione carichi più velocememte le batterie;
ciaoooooooooooooooo :D

Per quanto riguarda il primo punto, ho pensato che la presenza di ben 3 diodi di bypass per ogni pannello dei 2 nuovi fosse sufficiente a ridurre considerevolmente il problema, anche se non sono sicuro.
-1 #14 giorgio 2013-10-25 20:47
Citazione ilnicolaldo:
Citazione enricogel:
perchè la scelta collegamento serie dei pannelli?

ciaoooooooooooo :-)

Essenzialmente perché, raddoppiando la tensione, permette di dimezzare la corrente nei cavi dai pannelli al regolatore, riducendo le perdite.


Non condivido la tua scelta per due motivi fondamentali.
1) nei collegamenti serie il fenomeno di hotspot( ombreggiamemto parziale) inficiano l'uso di tutta la serie dei pannelli; visto che stiamo parlando di installazione mobile, non conosciamo le situazioni di ombra che incontrerai.

2)Nel collegamento parallelo usi tutti gli ampere a disposizione( si sommano quelli dei due pannelli) e quindi durante l'insolazione carichi più velocememte le batterie; Hai ,opportunamente, scelto un regolatore mppt per sfruttare anche la bassa insolazione , quindi perchè mandare sprecato il tempo di insolazione pieno? elevare la tensione torna utile quando devi fare lunghi collegamenti e quindi sopperire alle cadute di tensione dei collegamenti; ma non è il tuo caso , qui parliamo di pochi metri!
ciaoooooooooooooooo :D
-2 #13 giorgio 2013-10-25 17:33
Citazione ilnicolaldo:
Citazione enricogel:
posso consigliare un differenziale aggiuntivo di tipo B all'uscita 220 dell'inverter, e un collegamento carcassa inverter al telaio? ciaoooooooooooooo ;-)

Oltre che per cortocircuiti, sovraccarichi e surriscaldamenti, l'inverter è già dotato di protezione anche nel caso di correnti differenziali ed è collegato al telaio.



in foto non si vede ,ma se lo dici tu che monta un "salvavita" in uscita di tipo B. ci credo.
ciaooooooooo :lol:
+1 #12 Aldo NICOLETTI 2013-10-25 02:19
Citazione enricogel:
posso consigliare un differenziale aggiuntivo di tipo B all'uscita 220 dell'inverter, e un collegamento carcassa inverter al telaio? ciaoooooooooooooo ;-)

Oltre che per cortocircuiti, sovraccarichi e surriscaldamenti, l'inverter è già dotato di protezione anche nel caso di correnti differenziali ed è collegato al telaio.
+1 #11 Aldo NICOLETTI 2013-10-25 02:15
Citazione enricogel:
perchè la scelta collegamento serie dei pannelli?

ciaoooooooooooo :-)

Essenzialmente perché, raddoppiando la tensione, permette di dimezzare la corrente nei cavi dai pannelli al regolatore, riducendo le perdite.
0 #10 Aldo NICOLETTI 2013-10-25 02:09
Citazione #bazzy007:
ciao, non mi è chiaro lo schema del relè ... dici che lo hai messo per commutare l'alimentazione al clima, ma rete e inverter arrivano tutti e due sul C e il relè quando alimentato commuta ed eroga corrente al clima, ora se coincidenza hai inverter acceso e ti colleghi alla colonnnina 220V ci sono problemi ?
Grazie

Premesso che quello che ho installato non è "solo" un inverter con uscita sinusoidale, ma la combinazione di un caricabatteria intelligente ed un inverter, qunado sono staccato dalla rete, l'inverter è collegato al clima; se mi collego alla rete, il relè connette la rete all'inverter, permettendo la ricarica delle batterie, ma lo scollega dal resto dell'impianto.
-2 #9 giorgio 2013-10-23 01:18
posso consigliare un differenziale aggiuntivo di tipo B all'uscita 220 dell'inverter, e un collegamento carcassa inverter al telaio? ciaoooooooooooooo ;-)
0 #8 giorgio 2013-10-23 01:09
perchè la scelta collegamento serie dei pannelli?

ciaoooooooooooo :-)
0 #7 Donato 2013-10-22 23:17
Ciao , lo schema é assolutamente incomprensibile , non si distinguono i punti di connessione dalle intersezioni ....comunque resta da capire se non era più sobria una riparazione del la scheda del frigo...
Ma si sá il divertimento é insito nel realizzare....
0 #6 #bazzy007 2013-10-22 12:13
ciao, non mi è chiaro lo schema del relè ... dici che lo hai messo per commutare l'alimentazione al clima, ma rete e inverter arrivano tutti e due sul C e il relè quando alimentato commuta ed eroga corrente al clima, ora se coincidenza hai inverter acceso e ti colleghi alla colonnnina 220V ci sono problemi ?
Grazie
0 #5 Aldo NICOLETTI 2013-10-21 17:31
All'elenco precedente bisogna aggiungere 30€ di Sikaflex per l'incollaggio dei supporti sul tetto e dei pannelli sui supporti più circa 60€ tra pannelli isolanti e colla per l'isolamento da sotto il pavimento.
Bisogna notare che tutti i costi suddetti non riguardano la vera e propria modifica del frigo, che ha, invece, un costo enormemente inferiore (circa 40€ tutto compreso).
+1 #4 Aldo NICOLETTI 2013-10-21 17:25
Citazione davidass:
Sei stato molto bravo complimenti!

Quando il camper è parcheggiato puoi vendere corrente all'enel!!!
Più o meno quanto hai speso per il tutto?

Ciao e buoni km


Per quanto riguarda l'inverter non ricordo esattamente ma intorno ai 500€,le batterie AGM che ho aggiunto 100€ l'una (quella della foto costò di più ma la ho già da anni), contenitori nautici per le batterie 36€ l'uno, i pannelli da 130Wp 125€ l'uno, i supporti da tetto mi pare 30€, il regolatore MPPT da 20A 130€, quello da 10A 56€, il relè per l'inverter 8€ e non saprei per le lavorazioni meccaniche.
0 #3 davide 2013-10-21 13:48
Sei stato molto bravo complimenti!

Quando il camper è parcheggiato puoi vendere corrente all'enel!!!
Più o meno quanto hai speso per il tutto?

Ciao e buoni km
+1 #2 Aldo NICOLETTI 2013-10-21 00:09
Citazione pellicano:
ciao, ottimo lavoro, ne ho fatto uno identico anche io ma con potenza pannelli 460w, e regolatore mppt da 40 ah e 2 batterie agm da 90 ah l'una,e questa estate avevo corrente da vendere, una cosa volevo chiedere, collegando i pannelli in serie hai ottenuto 24v, si puo' collegare 24v in entrata con batteria 12v?

Un regolatore MPPT permette di utilizzare pannelli con tensioni di uscita anche molto più alte di quelle dei pannelli tipici da camper o barca.
In particolare, io ho utilizzato dei pannelli nati per l'utilizzo in impianti fotovoltaici fissi, più economici ma caratterizzati già per loro conto da una tensione massima in uscita di quasi 40V, e, grazie al fatto che il regolatore MPPT che ho usato accetta fino a 100V, li ho potuti tranquillamente collegare in serie.
-2 #1 francesco 2013-10-20 23:34
ciao, ottimo lavoro, ne ho fatto uno identico anche io ma con potenza pannelli 460w, e regolatore mppt da 40 ah e 2 batterie agm da 90 ah l'una,e questa estate avevo corrente da vendere, una cosa volevo chiedere, collegando i pannelli in serie hai ottenuto 24v, si puo' collegare 24v in entrata con batteria 12v?

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