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CAMPER LIFE NAPOLI IN 1 GIORNO

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da non perdere 

 Napoli in 1 giorno

arte e archeologia 

                                                                           

 

 

 Piazza del Plebiscito

Palazzo Reale  e piazza del Plebiscito 

 Castello Sant'Elmo

 Castel Nuovo

Castel nuovo

Castel Nuovo

Spaccanapoli il centro Storico

Museo Archeologico Nazionale

Centro Antico e Napoli sotterranea

Castel dell'Ovo

Spaccanapoli e il centro storico

Certosa e Museo di San Martino

Museo Nazionale Archeologico

Castel dell'Ovo e il lungomare

Museo Archeologico Nazionale

Museo di Capodimonte

 

Museo di Capodimonte

Museo e Certosa di San Martino

 

Museo Duca di Martina

 

 

Palazzo Reale

 

 

Pompei ed Ercolano

 

 

Reggia di Portici e ville Vesuviane

 

 

 


 

 

 Il Palazzo Reale di Napoli : le dimensioni sono quelle di una reggia, si affaccia maestoso sull'attuale Piazza del Plebiscito, fu costruito nel 1600 da Domenico Fontana[1], su commissione dell'allora viceré conte di Lemos. Esso avrebbe dovuto ospitare il re Filippo III di Spagna, atteso a Napoli con la sua consorte per una visita ufficiale che non avvenne mai. Il palazzo divenne la residenza dei viceré spagnoli e poi di quelli austriaci ed, in seguito, dei re di casa Borbone. Dopo l'Unità d'Italia fu eletta residenza napoletana dei sovrani di Casa Savoia.Durante gli anni 1806-1815 fu arricchito da Gioacchino Murat e Carolina Bonaparte con decorazioni e arredamenti neoclassici, provenienti dalle Tuileries; fu danneggiato da un incendio nel 1837 e successivamente restaurato dal 1838 al 1858 per mano di Gaetano Genovese che ampliò e regolarizzò, senza stravolgerla, l'antica fabbrica.

 

 


La Piazza del Plebiscito di Napoli (già Largo di Palazzo o Foro Regio) fu per secoli uno slargo irregolare, dove si svolgevano le feste popolari attorno alle cosiddette macchine da festa, che venivano periodicamente innalzate da grandi architetti (famose quelle di Ferdinando Sanfelice e di Francesco Maresca).Solo dall'inizio del Seicento in poi fu gradatamente "regolarizzata", anche a causa della costruzione del nuovo Palazzo Reale, opera di Domenico Fontana. A questa graduale trasformazione si successero, dalla metà del Settecento in poi, degli interventi sempre più radicali, attuati dagli architetti che lavoravano sul vicino Palazzo Reale

 


 

 

Castel Nuovo, meglio noto come Maschio Angioino, è uno dei simboli della città di Napoli. Domina la scenografica piazza Municipio.Il castello è sede della Società napoletana di storia patria e del Comitato di Napoli dell'Istituto per la storia del Risorgimento italiano, ospitato nei locali della SNSP. Nel complesso è situato anche il Museo civico della città di Napoli, cui pertengono la Cappella palatina e i percorsi museali del primo e secondo piano.La sua costruzione si deve all'iniziativa di Carlo I d’Angiò, che nel 1266, sconfitti gli Svevi, salì al trono di Napoli e Sicilia e stabilì il trasferimento della capitale da Palermo alla città partenopea.La presenza di una monarchia esterna aveva impostato l'urbanistica di Napoli intorno al centro del potere regale, costituendo un polo urbanistico alternativo, formato dal porto e dai due principali castelli ad esso adiacenti, Castel Capuano e Castel dell'Ovo. Tale rapporto tra corte regale e urbanistica cittadina si era manifestato già con Federico II, che nel XIII secolo, nello statuto svevo aveva concentrato le maggiori attenzioni sui castelli trascurando affatto le mura cittadine. Ai due castelli esistenti gli Angioini aggiunsero il principale, Castel Nuovo, che fu non solo fortificazione ma soprattutto la loro grandiosa reggia.

 


 

 

Il Museo archeologico nazionale di Napoli (MANN) è ritenuto uno dei più importanti al mondo sia per la qualità che per la quantità delle opere che espone, principalmente quelle di epoca greco-romana. L'edificio che attualmente ospita il museo, la cui costruzione fu iniziata nel 1585, rappresenta anche una rilevante testimonianza architettonica: infatti è uno dei maggiori palazzi monumentali di Napoli.Il Museo è costituito da tre-quattro nuclei principali: la Collezione Farnese (costituita da reperti provenienti da Roma e dintorni); le collezioni pompeiane (reperti provenienti da Pompei, Ercolano, Stabiae ed altri siti antichi dell'area vesuviana, facenti parte soprattutto delle collezioni borboniche); altri reperti facenti parte di collezioni minori acquisite o donate al museo (p.es. la collezione Borgia, la Santangelo, la Stevens, la Spinelli, ecc.); infine reperti provenienti da scavi effettuati nell'area di competenza della Soprintendenza ai Beni Archeologici di Napoli e Caserta (sezione Preistorica, Cumana, Pithecusae, Neapolis, ecc.) di cui il Museo fa parte.


 

 

Spaccanapoli è un'arteria viaria del centro storico di Napoli ed è una delle vie piu animate della città.Il nome deriva dal fatto che divide nettamente la città tra il nord e il sud seguendo l'antico tracciato del decumano inferiore (il più vicino al mare) del sistema di decumani e cardini del Centro Antico. Il decumano centrale (Via dei Tribunali) e quello superiore (Via dell'Anticaglia) non hanno mantenuto l'intero sviluppo dell'epoca greco-romana, a seguito di successivi interventi urbanistici.Spaccanapoli si suddivide in tre spezzoni:Via Pasquale Scura che parte dalla cima dei Quartieri Spagnoli;Le vie San Biagio dei Librari e Benedetto Croce che corrispondono all'antico tracciato viario di epoca romana e greca;Una parte di Forcella.

 

 


 

Il centro storico decumani dove è sorta Neapolis. In quest'ultimo in particolare, sono presenti obelischi, monasteri, chiostri, circa 30 musei, le note vie del presepe, catacombe, scavi archeologici all'aperto e sotterranei con resti romani e greci compreso l'anzidetto teatro, statue e bassorilievi, fregi monumentali, colonne medievali a reggere antichi palazzi storici. Il centro storico di Napoli, inoltre, è caratterizzato dalle sue chiese (più di 300) con il relativo tesoro artistico contenuto al loro interno (fra i principali: Caravaggio, Donatello, Giuseppe Sammartino, Luca Giordano, Cosimo Fanzago), nonché sepolcri e tombe dei governanti che si sono susseguiti a capo della città durante i secoli.

 


 

 

Il Castel dell'Ovo (Castrum Ovi, in latino), dopo il Castel Capuano è il più antico della città di Napoli ed è uno degli elementi che spiccano maggiormente nel celebre panorama del Golfo.Il suo nome deriva da un'antica leggenda secondo la quale il poeta latino Virgilio - che nel medioevo era considerato anche un mago - nascose nelle segrete dell'edificio un uovo che mantenesse in piedi l'intera fortezza. La sua rottura avrebbe provocato non solo il crollo del castello, ma anche una serie di rovinose catastrofi alla città di Napoli.Il castello sorge sull'isolotto di tufo di Megaride (greco: Megaris), propaggine naturale del monte Echia, che era unito alla terraferma da un sottile istmo di roccia. Si ritiene che sia stato quello il punto d'approdo dei cumani che, giunti nel VII secolo a.C., avrebbero fondato il primo nucleo di Palepoli, la futura Napoli.

 


 

 

 Mergellinaè una zona della città di Napoli, nel quartiere Chiaia. Si trova in riva al mare, ai piedi della collina di Posillipo. Celebrata nei secoli per la sua bellezza da pittori e poeti, è stata completamente modificata dalle colmate che hanno avanzato la linea costiera, nella seconda metà del XIX secolo.Dal porticciolo di Mergellina (un tempo di pescatori, oggi turistico) partono quotidianamente gli aliscafi per le isole del golfo.Mergellina è caratterizzata anche dalle rampe, sistemate dal vicerè Medina de Las Torres nel 1643, che salgono dal limite nord di piazza Sannazaro e prendono il nome dalla chiesa di Sant'Antonio a Posillipo, situata sulla loro sommità. Altri monumenti sono l'antica Fontana del Leone, lungo via Sannazaro, l'ottocentesca Fontana della Sirena e la chiesa di Santa Maria del Parto, fondata (su un podere avuto in dono da Federico d'Aragona) dal poeta Jacopo Sannazaro, ivi sepolto.