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PARACOLPI E SOSTEGNO PORTABICI

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Questa mia realizzazione nasce dalla necessità di voler alleggerire dagli stress meccanici la parete posteriore del camper, durante il trasporto di biciclette con gli appositi portabici ad essa ancorati. La quasi totalità dei portabici esistenti sono omologati per un carico massimo di 60kg il che facilmente si supera ipotizzando il trasporto di 4 normali biciclette.  Inoltre, al peso delle bici trasportate, si deve sommare il peso del portabici stesso. La vera pericolosità però deriva dalle condizioni del manto stradale e dalle oscillazioni del portabici dovute a buche ed avallamenti che, complici il peso delle bici, potrebbero rovinare la parete provocandone finanche il distacco….. Pertanto ho provveduto alla realizzazione di un paracolpi posteriore che fosse esteticamente bello e leggero e che, all’occorrenza, mediante il fissaggio di due supporti, verticali obliqui, sostenesse il peso del portabici, sgravando quindi in parte le forze dalla parete. Prima di iniziare un’altra avventura fai da te mi recai presso un fabbro che realizza anche paracolpi posteriori, ovviamente senza alcuna omologazione, sui quali non mi pronuncio se non che fossero pesantissimi (oltre 30kg) e che, in ferro, eventualmente zincato, avrebbero avuto vita, quanto meno estetica, molto breve. Il prezzo poi (oltre 500 euro…) mi aveva definitivamente convinto che da solo avrei fatto bene e meglio.. Il mio mezzo, un Arca Super America di qualche anno ha questa particolare colorazione grigia e riprendere le tonalità dell’acciaio mi sarebbe piaciuto.

 

 

Pertanto mi recai presso un centro specializzato in vendita di tubazioni in acciaio inox ed acquistai un tubo (spezzature minime 3 mt) diametro 60mm spessore 2,5mm. Due curve 90° stesso diametro e due scatolati rettangolari (se non ricordo male 10 x 5) da infilare nelle slitte telaio che mamma Arca ebbe predisposto sul mezzo per un eventuale portamoto o gancio traino, il tutto per un peso complessivo di circa 6kg.

Prova a terra prima della saldatura.

 

Ora mi aspettava il lavoro più difficile, prendere le  misure esatte perché non sporgesse dalla sagoma del mezzo, rilevata a filo della parte più esterna del paraurti posteriore, questo, benché il paracolpi non sia omologato, lo avrebbe reso meno passibile di sanzioni agli occhi di un giustamente zelante operatore in un controllo stradale. In coscienza mia conosco che la struttura è leggera, flessibile e non lesiva come potrebbero essere quei paracolpi in ferro diametro 10 e spessore 5mm che mi avevano proposto, dei veri e propri rostri paravacche che spesso vedo montati sui camper, spesso Laika.

Saldatura e lucidatura.

 

Per saldare l’acciaio servono particolari saldatrici che utilizzano il filo di acciaio ed ho la fortuna di avere a pochi passi da casa un centro specializzato in cui lavorano persone disponibili e molto competenti.

 La successiva fase necessaria fu quella della lucidatura. Qui ci volle molto “olio di gomito”. Si inizia con il carteggiare le tubature con una carta abrasiva a grana grossa (anche la 240) finchè, mano dopo mano, non si arrivi a carteggiare con grana fine da 600 poi 800 e 1000 queste ultime aiutandosi con dell’olio minerale o comunque da motore. Dopodichè il tutto và pulito con un panno morbido ed lucidato con pasta abrasiva, meglio se aiutandosi con una levigatrice orbitale ed infine lucidato con polish steso con cotone idrofilo e lucidato con un panno di lana. Potrete in futuro passare carta abrasiva 1000 e per ogni passaggio che darete il paracolpi sarà sempre più lucido.

 

 

 

Posa ed installazione.

 

Sfruttando la “buca” dell’area fai da te di cui è dotato il rimessaggio dove posteggio il camper, sono passato alla fase di montaggio durante una bellissima giornata assolata di ottobre. Innanzitutto ho provveduto a mettere in sicurezza, con dei cavalletti, la struttura del mezzo che pensavo poggiasse sulle traverse del telaio salvo poi scoprire che invece si sorreggevano con altri mezzi essendo queste svincolate dalla cellula. Ma non mi pento di averlo fatto perché  rischiare mai, pertanto meglio perdere tempo a puntellare e mettere in sicurezza che non azzardare e vedersi cadere addosso il retro della cellula!!!!

 

 

 

 

 

 

Particolare della sezione del tubolare. I bulloni sono stati sostituiti con passanti e fatti passare attraverso lo scatolato del paracolpi. Sullo stesso  ho eseguito i fori una volta posizionato il paracolpi

 

 

 

 

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lo scatolato del paracolpi è stato infilato nello scatolato del telaio predisposto ARCA ed infine imbullonato a questi con bulloni e dadi , resi ora passanti, che già erano presenti nel tubolare originario (vedi foto sopra). Procuratevi una buona punta per l’acciaio e lubrificatela mentre effettuerete i fori passanti. Questo il lavoro terminato…

 

 

Lavoro finito e sviluppi futuri.

Ecco nelle immagini che seguono il lavoro terminato ed una foto con realizzata in sovrimpressione le due stecche oblique che ancorate al paracolpi e fissate al portabici lo sosterranno alleviando il peso del portabici alla parete posteriore del camper. Li ancorerò sfruttando i bellissimi occhielli della serie Stolmen del gentilissimo Sig. IKEA che ben si adattano ad essere fissati, quando servono al tubolare.(vedi foto).

 

 

 

 

 

Gancio Ikea Stolmen

 

 

 

In primavera finirò la realizzazione e non mancherò di pubblicare gli sviluppi.

Precauzioni ed indicazioni.

Mi raccomando, eseguite questi lavori solo se in sicurezza e consapevoli degli sforzi che andrete a compiere. L’utilizzo di spessi guanti, occhiali per le scheggie di ferro e scarpe antinfortunistica sono dotazioni che nessun bricoleur dovrebbe dimenticare di indossare. Il Paracolpi NON è omologato, fate eseguire le saldature da un centro specializzato è fondamentale che siano fatte a regola d’arte, verificate le saldature ed i serraggi di tanto in tanto.

 

Buon lavoro. 

 

Per ogni informazione : Marcello

 

 

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Commenti   

+1 #6 Roby 2010-02-24 19:12
Bravo giallorosso era qui che volevo arrivare , io faccio l'autista di TIR e quando succede un'incidente le assicurazioni vanno a cercare il pelo nell'uovo pur di non pagare cercando di scaricare parte delle colpe anche se uno fa le cose in buona fede.
Per strada ne ho viste di cose.
Ciao Roby.
+1 #5 Massimo 2010-02-24 15:01
ATTENZIONE.....in caso d'incidente potrebbero esserci dei problemi.
Un saluto_Max
0 #4 Fabio 2010-02-22 22:15
Io l'ho fatto il mese scorso, dopo la rottura del paraurti, unica differenza è verniciato dello stesso colore del paraurti,(è meno visibile).
saluti
0 #3 Roby 2010-02-22 14:18
Il lavoro sembra fatto bene e con cura , ma il mio pensiero va sempre ad un discorso di omologazione visto che questo non rientra sui dati del libretto del mezzo .
+1 #2 leo1 2010-02-21 23:25
Citazione rudy:
bravo anchio sul mio kentucky lo fatto uguale pero' per rinforzare il porta bici ho usato un tubo del 30 di diametro ed ho comprato 4 ganci per bici della fiamma ed con quello li cinghio al tubo di acciao al porta bici .

Hai avuto un'ottima idea ad utilizzare i ganci del portabici fiamma...sono anche piuttosto "Flessibili" e si tolgono facilmente..Posso chiederti hai quindi preso, immagino, la misura più corta perchè tanto avresti utilizzato i soli ganci.
Seguirò il tuo gentile consiglio.
Grazie!
Buon fai da te!
Marcello
0 #1 rudy 2010-02-21 22:59
bravo anchio sul mio kentucky lo fatto uguale pero' per rinforzare il porta bici ho usato un tubo del 30 di diametro ed ho comprato 4 ganci per bici della fiamma ed con quello li cinghio al tubo di acciao al porta bici .